Etichetta europea pneumatici, cosa cambia dal 2021

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Importante novità legislativa per le gomme auto: sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea è stato pubblicato il nuovo regolamento dell’etichetta degli pneumatici, che diventa una vera e propria carta di identità delle coperture.

È partito il conto alla rovescia per l’introduzione della nuova etichetta europea per gli pneumatici, che avrà validità a partire dal prossimo 1 maggio 2021, come previsto dal regolamento approvato nei mesi passati dal Parlamento comunitario e pubblicato lo scorso 5 giugno sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Se l’iter burocratico è praticamente completato, quali sono le conseguenze e gli effetti sugli automobilisti?

Le etichette degli pneumatici

Come sappiamo, ogni gomma ha la sua etichetta ed è bene conoscere il significato di tutte le voci per essere adeguatamente informati, soprattutto al momento dell’acquisto di un nuovo prodotto: dal prossimo anno sarà obbligatoria l’etichetta anche per chi sceglie i canali digitali come www.euroimportpneumatici.com, che potrà quindi leggere sigle e indicazioni che descrivono le caratteristiche degli pneumatici che hanno attratto la sua attenzione.

Il nuovo regolamento europeo

Per semplificare la lettura e uniformare le informazioni, per mesi l’Unione Europea ha lavorato al nuovo regolamento “sull’etichettatura dei pneumatici in relazione al consumo di carburante e ad altri parametri”, poi approvato con da Parlamento europeo e Consiglio, che modifica il regolamento (UE) 2017/1369 e abroga il regolamento (CE) n. 1222/2009.

Formalmente, la norma è in vigore dal 20 giugno, ma si applicherà solo da maggio 2021.

Nelle intenzioni della governance comunitaria, il nuovo sistema dovrebbe favorire l’innovazione del settore e avvantaggiare sia i consumatori, che grazie all’etichetta possono assumere maggiore consapevolezza sui prodotti, sia produttori e rivenditori, rafforzando la vigilanza e l’applicazione all’interno del mercato negli Stati membri dell’UE.

Le informazioni delle etichette

Dal 2021 quindi dovremmo abituarci a una nuova etichetta per le gomme auto, che rappresenta un aggiornamento di quella attualmente disponibile (definita dalla legislazione europea in materia nel 2012) e che ricorderà esteticamente le targhette adesive che siamo abituati a trovare sugli elettrodomestici e sui televisori per scoprire il livello di consumo energetico.

L’etichetta per gli pneumatici includerà un’ampia gamma di informazioni e sarà una vera e propria carta di identità del modello: efficienza energetica (con i parametri di resistenza al rotolamento e consumo di carburante, responsabili dell’inquinamento da microplastica), livello di aderenza sul bagnato, livello di rumore esterno, nonché dati sull’abrasione delle ruote e sul grip su neve e ghiaccio. A questo proposito, debutteranno i due nuovi pittogrammi sulle coperture invernali, che serviranno a indicare l’aderenza delle gomme a neve e ghiaccio in condizioni estreme.

Per ogni parametro ci sarà un punteggio in una scala da A a E (proprio come avviene per l’etichettatura energetica), tranne che per la rumorosità, espressa in decibel.

Il regolamento comunitario impone che le etichette siano chiaramente visibili ai consumatori, esposte in tutte le situazioni in cui i pneumatici vengano venduti, anche online, e che siano fornite anche di un codice QR per una rapida scansione.

Gli obiettivi di questo intervento

A guidare l’azione comunitaria sono state varie considerazioni, a cominciare dall’analisi dei dati su inquinamento e traffico stradale; inoltre, tra 2014 e 2017 è cresciuto anche il consumo di energia nel trasporto su strada (circa 6 per cento in più), e gli pneumatici sono un elemento che contribuisce a questo incremento. Infatti, la resistenza al rotolamento delle gomme rappresenta fino al 30 per cento del consumo di carburante di un veicolo, e quindi sarebbe importante ridurre tali valori, con effetti positivi sulle tasche (potrebbe essere possibile risparmiare quasi 3 miliardi di euro all’anno) e sull’ambiente.

Una delle prime azioni pratiche è dunque quella di aumentare le informazioni a disposizione dei consumatori, per incentivare l’acquisto di prodotti più sicuri e soprattutto più ecosostenibili: leggere a primo impatto i dati caratterizzanti la gomma aiuterà a fare valutazioni più precise e oculate.

Il commento di UE e produttori di pneumatici

A spiegare la filosofia dell’intervento normativo è innanzitutto Tomislav Ćorić, ministro dell’Ambiente e dell’energia della Croazia, secondo cui “le nuove etichette rappresentano un beneficio concreto per i consumatori di tutta l’Europa, forniranno maggiori informazioni in relazione al consumo di carburante, alla sicurezza e al rumore esterno e avranno anche un impatto sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra”.

Sul tema si è espresso anche Miguel Arias Cañete, commissario europeo per l’azione per il clima e l’energia, che sottolinea innanzitutto che “l’efficienza energetica si applica anche al modo in cui guidiamo”. Perciò, scegliere gomme più efficienti dal punto di vista energetico permette ai cittadini europei di “ridurre significativamente il consumo di carburante, risparmiando denaro e aiutando l’ambiente”, contribuendo al “percorso europeo verso la vera sicurezza energetica e la protezione del clima”.

Sulla stessa scia anche il parere dei rappresentanti dell’industria degli pneumatici, che ha accolto con favore la revisione del regolamento sull’etichettatura dei pneumatici, giudicata “un importante contributo all’agenda Green Deal, il progetto per la transizione verso un modello economico-produttivo sostenibile”. Come sintetizza Fazilet Cinaralp, segretario generale di ETRMA (European Tyre and Rubber Manufacturers’ Association, l’associazione europea dei costruttori di pneumatici), “la nuova etichetta servirà per informare meglio i consumatori al momento dell’acquisto di pneumatici e per portare ad un’ampia diffusione sul mercato di pneumatici con le migliori prestazioni in termini di sicurezza e ambiente”.