Come leggere gli pneumatici

Pressione pneumatici

Saper leggere correttamente l’etichetta degli pneumatici può essere utile per poter migliorare la conoscenza della propria auto e assimilare informazioni importanti su questi accessori così essenziali, come la classe di efficienza, le misure e le date di produzioni.

Ma come leggere gli pneumatici correttamente? Cerchiamo di scoprirlo insieme!

Le caratteristiche degli pneumatici

La prima cosa che occorre chiarire nella lettura degli pneumatici è… perché è così importante?

La risposta più immediata potrebbe essere legata alla possibilità di effettuare degli acquisti consapevoli, evitando di investire in pneumatici che, invece, non sono adatti alla propria auto.

Tuttavia, c’è di più.

  • Leggere correttamente le etichette degli pneumatici significa migliorare la conoscenza delle prestazioni degli stessi, come:
  • efficienza energetica, espressa in termini di resistenza al rotolamento. La scala di valori che è riportata negli pneumatici è compresa tra A e G, dove la lettera A indica la massima classe di efficientamento energetico, e la lettera G il minimo;
  • sicurezza, espressa in termini di aderenza sul bagnato, ovvero di tenuta delle gomme in caso di pioggia e di spazio di frenata. Anche in questo caso la scala di valori è espressa tra le lettere A e G, con le gomme di classe A che hanno un’aderenza maggiore di circa il 30% rispetto a quelle di classe G;
  • inquinamento ambientale acustico, espresso in termini di rumorosità, calcolato in decibel e manifestato sull’etichetta degli pneumatici con una serie di barre. Una barra corrisponde a uno pneumatico silenzioso, sotto i 3 decibel, mentre man mano che gli pneumatici manifestano più barre, si salirà di rumorosità.

Come leggere l’etichetta degli pneumatici

Chiarito quanto sopra, si può cercare di comprendere come leggere l’etichetta degli pneumatici con un semplice esempio.

Immaginiamo di trovarci dinanzi a una gomma che è marcata in questo modo: 225/55 R 17 97 W. Che cosa vogliono dirci tutti questi dati?

Iniziamo dal primo: 225. Il primo numero dell’etichetta degli pneumatici indica la larghezza della gomma in mm. Il secondo (nel nostro esempio, 55), indica invece l’altezza del fianco espressa in termini percentuali sulla larghezza dello pneumatico. Dunque, in questo caso ci troviamo davanti a una gomma che ha un’altezza del fianco pari al 55% della larghezza. Intuibilmente, minore è il valore percentuale è minore è l’altezza del fianco. E, dunque, maggiore sarà l’aderenza sull’asfalto.

Il terzo numero dopo la R (17), misura invece l’altezza del cerchione, espressa in pollici. Quindi, ci troviamo un altro numero (97), che misura il carico massimo che ogni singolo pneumatico può sopportare da sgonfio. Per tradurre il numero in kg è necessario fare riferimento a specifiche tabelle: nell’ipotesi sopra riassunta, 97 equivale a un carico massimo per pneumatico pari a 730 kg.

Vi è infine una lettera (W) che indica la velocità massima certificata che uno pneumatico può raggiungere per potersi mantenere in sicurezza. In questo caso ci si riferisce a una scala di valori compresi tra A e Y, dove A indica il valore più basso, e Y quello più alto.

La data degli pneumatici

Concludiamo questo breve approfondimento ricordando che c’è almeno un altro elemento che bisognerebbe leggere con particolare attenzione: la data degli pneumatici.

La data ci indica infatti quando lo pneumatico è stato prodotto, e può essere utile per comprendere i suoi termini di sicurezza. Attenzione, però: è un dato che merita di essere analizzato senza superficialità. Uno pneumatico più recente di un altro potrebbe infatti essere meno sicuro perché è stato conservato peggio di quello più vecchio.

Detto ciò, in caso di dubbi e perplessità il nostro suggerimento è quello di parlarne con un gommista esperto, che potrà certamente fornirvi la soluzione più adatta alle vostre esigenze.