Come funziona il criterio di numerazione delle targhe auto? Ecco di seguito la risposta!
La prima combinazione è AA 000 AA per poi continuare con numeri progressivi senza variare le lettere: AA 001 AA, AA 002 AA, …
Il numero seguente ad AA 999 AA sarà AA 000 AB iniziando la progressione delle lettere da destra verso sinistra.
Il criterio di numerazione delle targhe auto italiane in vigore prevede inoltre che le lettere “I” e “O” non siano utilizzate per evitare confusione con i numeri “1” e “0”.
In aggiunta è stato deciso di NON utilizzare la combinazione di lettere “EE” per la possibile confusione che avrebbe potuto creare con le targhe dedicate agli “escursionisti esteri”.
Dal 13 gennaio 1999 ai lati della targa sono state introdotte due bande blu: in quella di sinistra sono presenti in colore giallo le 12 stelle degli stati fondatori dell’Unione Europea e in colore bianco la lettera “I” che contraddistingue le targhe italiane.
Nella banda blu di destra è invece presente l’anno della prima immatricolazione e la sigla della provincia (l’inserimento della sigla della provincia è discrezionale).
L’attuale criterio di numerazione delle targhe auto garantisce circa 450 milioni di combinazioni, un numero sufficiente per alcuni secoli considerando che nel 2013 saranno immatricolate circa 1,2 milioni di nuove auto!
L’introduzione delle prime targhe sulle auto risale al 1897, nell’ambito di attuazione del Regio Decreto 16 dicembre 1897 n°540 che obbligava tutti i velocipedi a circolare con una targa comunale.
A seguito di questo decreto, il Comune di Milano nel 1989 emanò il “Regolamento per la circolazione delle vetture automobili” che imponeva di apporre sulla fiancata sinistra di tutte le auto, una targa riportante il nome del proprietario e il numero di licenza comunale.
Nel caso di necessità di radiazione di una targa potete leggere il nostro articolo: Come radiare un’auto.
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