Costo rottamazione moto

Se è arrivato il momento di rottamare la tua moto, scoprire i tempi, la procedura e i costi di tale operazione ti sarà certamente di aiuto per poter arrivare più “pronto” a questo evento, evitando errori e inutili dispendi di energia.

Naturalmente, molto dipenderà dal fatto che la rottamazione della moto sia o meno propedeutica alla necessità di comprarne un’altra. In questo caso,  infatti, sarà possibile usufruire di appositi bonus e promozioni e, dunque, la procedura sarà curata internamente dalla concessionaria di moto alla quale ti stai rivolgendo per acquistare un nuovo veicolo.

Ti ricordiamo infatti che in tale ipotesi sarà il rivenditore a doversi occupare della rottamazione del mezzo, liberandoti pertanto da tutte quelle procedure burocratiche che dovrai invece cercare di seguire se dovessi agire in prima persona.

Cosa stai rottamando?

Introdotto quanto sopra, la prima cosa da chiarire quando ci si avvicina al momento di rottamare una moto è avere ben in mente che cosa si sta rottamando!

La procedura da seguire è infatti differente a seconda che si abbia:

  • un motociclo, intendendo come tale uno che ha una cilindrata superiore a 50 cm cubici e una velocità massima di oltre 45 km/h;
  • un ciclomotore, con cilindrata non superiore a 50 cm cubici e velocità massima entro i 45 km/h.

Ricordiamo infatti che la procedura è sicuramente più semplice se si ha un ciclomotore. Non essendo veicoli registrati al PRA, possono essere demoliti in maniera snella, senza dover ricorrere alle procedure burocratiche invece vedremo nel prossimo paragrafo, quando ci occuperemo di comprendere come demolire un motociclo.

Per ora, ti basti sapere che per poter rottamare un ciclomotore ti basterà inoltrare una richiesta di radiazione per demolizione agli uffici della Motorizzazione civile utilizzando il modello TT 2118 e allegando il certificato di circolazione in originale, la documentazione del centro di demolizione o del rivenditore, la ricevuta di un versamento di 10,2 0euro sul c/c postale 9001, la ricevuta di versamento di 32 euro sul c/c postale 4028.

Come rottamare un motociclo

Se vuoi rottamare una moto devi consegnarla in un centro di demolizione che sia autorizzato (o, se stai comprando una nuova moto, al rivenditore o al concessionario). Naturalmente, con il veicolo dovrai anche consegnare le targhe, la carta di circolazione, il certificato di proprietà digitale o cartaceo.

Il gestore del centro di demolizione prenderà dunque in carico il tuo veicolo e emetterà un certificato di rottamazione, con il quale manleverà il proprietario del mezzo da qualsiasi tipo di responsabilità futura. Entro 30 giorni dalla presa in carico procederà anche alla cancellazione della moto dal PRA, con presentazione di una apposita richiesta di cessazione della circolazione per demolizione.

Se invece la moto è, per qualsiasi motivo, in fermo amministrativo, non i potrà procedere alla rottamazione se non pagando l’importo  dovuto. In seguito alla radiazione del motociclo dal PRA, evidentemente, verrà anche a cessare l’obbligo del pagamento di qualsiasi bollo.

Quanto costa rottamare una moto

Ma a quanto ammonta il costo per la rottamazione?

Secondo quanto dichiara la legge, il costo per la demolizione di una moto ammontano a:

  • 13,50  euro a titolo di emolumenti ACI;
  • 32 euro o 48 euro per imposta di bollo (sulla base dell’utilizzo del certificato di proprietà o del modello NP3C).

Potrebbero inoltre essere richiesti costi aggiuntivi e accessori, non strettamente legati alla demolizione, come quelli per il trasporto della moto presso il centro di demolizione, qualora il veicolo non sia più in grado di circolare.

Radiazione moto per esportazione

Dallo scorso 1 gennaio 2020 c’è anche una procedura specifica per la radiazione della moto in seguito a esportazione definitiva all’estero. Stando a quanto afferma la vigente versione dell’art. 103 comma 1 del Codice della Strada, dunque, il proprietario prima dell’evento di esportazione deve fare richiesta di demolizione. E solamente se il mezzo ha superato la revisione, fatta non più  tardi di sei mesi della data di richiesta, sarà possibile completare la procedura per il trasferimento all’estero.